mercoledì 27 luglio 2016

PROTEZIONE INTERNAZIONALE E PATROCINIO A SPESE DELLO STATO


Andrea Del Corno è avvocato del Foro di Milano e Consigliere dell'Ordine degli Avvocati. Trattiamo con lui l'argomento e i numeri connessi alle richieste di ammissione al patrocinio a spese dello Stato da parte dei migranti sul territorio nazionale che ricorrono contro il diniego di protezione internazionale.


Cosa s'intende per protezione internazionale?
La protezione internazionale è un provvedimento col quale lo Stato italiano riconosce una particolare tutela a favore del cittadino extracomunitario che fa ingresso irregolare al territorio nazionale.

Si tratta di un provvedimento unico, o ci sono diversi tipi di protezione?
A grandi linee si può dire che il c.d. decreto qualifiche* prevede due tipi di protezione, quella ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951, fondata essenzialmente sul pericolo di persecuzione nel Paese di provenienza, che attribuisce lo status di rifugiato e quella c.d. sussidiaria che si fonda sul grave danno in caso di rientro. 

Esiste poi un terzo genere di protezione, c.d. umanitaria, diciamo residuale rispetto alle prime due, prevista dall'art. 32 del c.d. decreto procedure**, che viene adottata nel caso in cui non vi siano i requisiti per riconoscere le prime due, e ha una durata limitata nel tempo.

Con l'accoglimento della domanda di protezione è consentito allo straniero di soggiornare sul territorio nazionale con le prerogative equiparabili a quelle di un cittadino italiano, la permanenza è naturalmente garantita anche per tutto il periodo di durata del procedimento.


Quando può essere avanzata la domanda di protezione?
La domanda di protezione può essere avanzata in qualunque momento dallo straniero che giunge irregolarmente nel nostro Paese, anche in forma orale, e nella propria lingua.

Il principio sancito dalla Convenzione di Ginevra del c.d. no refoulement (o non respingimento) impone di accettare l'arrivo dello straniero, e quindi anche della domanda di protezione.



Cosa succede poi?
La legge prevede l'inserimento del richiedenti asilo in un sistema di centri di raccolta***  dopo di che si avvia l'iter valutativo, demandato alle Commissioni Territoriali per il Riconoscimento della Protezione territoriale, che svolgono una verifica della domanda, sentono il migrante ed emettono il provvedimento di accoglimento o di rigetto. In questo secondo caso il provvedimento deve essere motivato ed è impugnabile.

Ho citato prima la protezione umanitaria. Per precisione va detto che questa non viene rilasciata dalle Commissioni Territoriali ma, previa segnalazione di queste, dal Questore, che può chiedere l'emissione di questo terzo tipo di provvedimento nel caso in cui non vi siano i requisiti per il rilascio dei primi due.

Cosa succede se la Commissione territoriale nega la protezione?
In questo caso la Commissione emette un provvedimento motivato, e la legge prevede la possibilità di impugnare il rigetto con ricorso avanti al tribunale competente. Per perseguire questa via, i migranti, che normalmente versano in condizioni di grave indigenza, avanzano istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, che  può essere rivolta, in via anticipata, al Consiglio dell'Ordine competente, oppure al Magistrato procedente.

Quali sono i numeri dell'emergenza umanitaria?
Sul piano nazionale, i numeri che ho trovato nel Rapporto sulla Protezione Internazionale in Italia dicono che nel corso del 2014 sono state esaminate 36330 domande di protezione internazionale a fronte di circa 65000 domande presentate, oltre il doppio delle domande presentate nel  2013. Di quelle esaminate, è stata riconosciuta una forma di protezione internazionale per il 32% dei casi. Si tenga presente che il numero degli sbarchi riferito al 2014 è di 170.000.

Un altro dato dello stesso Rapporto  indica in 25000 le domande presentate nei primi cinque mesi del 2015.

Veniamo ai numeri dello sportello del patrocinio a spese dello Stato del Tribunale di Milano.
Negli ultimi anni, e in particolare negli ultimi due, v'è stato un aumento esponenziale delle domande di protezione internazionale che vengono vagliate dalle Commissioni territoriali.
Risultano conseguentemente incrementati i dinieghi, e quindi il carico giudiziario.

Secondo i numeri dello sportello del patrocinio a spese dello Stato presso il Tribunale di Milano, dal 1° luglio 2002 al 7 luglio 2016 ci sono state 6723 domande; solo nell'anno 2015 ci sono state 1553 domande, mentre dal 1° gennaio al 7 luglio 2016 sono state vagliate 1842 domande.

Dal 1° gennaio al 18 aprile 2016, ci sono state 752 domande; quindi da aprile a luglio sono state esaminate più di 1000 domande.


Come procede il Consiglio dell'Ordine all'esame di queste domande?
Il Consiglio dell'Ordine valuta, da un lato, la ricorrenza dei requisiti soggettivi previsti per l'ammissione al patrocinio per questi specifici casi; dall'altro, la sufficienza degli elementi offerti a contrasto della motivazione del provvedimento di diniego, oggetto di impugnazione.

Questo secondo aspetto ha costituito occasione di incontro con i difensori che più si occupano di queste vicende.

Possiamo trarre una conclusione?
In realtà, non ci sono conclusioni da trarre: i numeri sono solo un aspetto del problema, rispetto al quale dobbiamo fare comunque i conti con le risorse disponibili.

a cura di Emanuela Strina, avvocato in Milano 



* Il c.d. decreto qualifiche è il decreto legislativo 19 novembre 2007 n. 251 e successive integrazioni  e modificazioni
** Il c.d. decreto procedure è decreto legislativo 28 gennaio 2008 n° 25 che all'art. 32 richiama l'art. 5 comma 6 del Testo unico dell'immigrazione
*** I centri di raccolta si distinguono in c.d. Ca.r.a. (Centri di accoglienza per richiedenti asilo) e in c.d. C.I.E. (Centri di identificazione ed espulsione) per gli stranieri sottoposti a provvedimenti di espulsione e/o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera. 

giovedì 12 maggio 2016

LA NOTTE BIANCA DELLA LEGALITA': il racconto di Iacopo Benevieri


Iacopo Benevieri, avvocato in Roma, è stato anche quest'anno fra gli organizzatori della Notte Bianca della Legalità. Ecco il suo racconto.
I palloncini blu aprono la Notte Bianca della Legalità

Una nuvola di palloncini azzurri che si innalza nel cielo ha aperto ufficialmente la Notte Bianca della Legalità 2016 tra gli applausi di tutti.

Ora che è terminata, la lunga Notte è già entrata prepotentemente nei ricordi di ciascuno di noi, noi che abbiamo avuto in dono la possibilità di parteciparvi: i circa 1600 studenti, i professori, i magistrati, gli avvocati, il personale amministrativo, gli scout e gli ospiti.

Come tutti i ricordi, anche questo lascia dietro molta nostalgia.
E questa volta la nostalgia è per gli abbracci dati e ricevuti, anche con chi non conoscevamo, per i sorrisi timidi e le domande degli studenti. Quelle domande che da sole creano intorno il silenzio e lasciano spazio alle riflessioni più profonde, e magari anche inattese.
Nostalgia per l'energia che tutti hanno dedicato nella riuscita di un evento unico.

Gli studenti
Una esplosione di partecipazione che nessuno poteva immaginare fino a qualche giorno prima, non solo in termini numerici, ma anche sotto il profilo della intensità con cui studenti e professori hanno manifestato la loro adesione a questa iniziativa.

Quelle magliette indossate da tutti con la missione "Portatore sano di Legalità". Quella fila di studenti che lentamente entrano nella piazzetta centrale della Città Giudiziaria e gradualmente la popolano, arrivando fin sotto il palco.
I primi studenti all'identificazione per l'ingresso nella Città Giudiziaria

Viene in mente come queste scene solitamente si osservino in occasione dei concerti dei grandi cantanti.
L'ispiratore e motore della Notte Bianca della Legalità, il dott. Giacomo Ebner

Questa volta, invece, tutto ciò avviene all'interno del tribunale di Roma. E solo questo indica la misura della magia che è stata creata.

Il Ministro Orlando con il Presidente della Corte di Appello e il Procuratore Generale
Magistrati e avvocati mescolati con gli studenti e i professori, in un rapporto di amicizia nato solo qualche giorno prima all'interno delle scuole coinvolte, ma subito consolidatosi nel corso della Notte Bianca della Legalità.

Importanti autorità hanno salutato i partecipanti: il Presidente della Repubblica, con un bellissimo messaggio che è stato letto dal palco, il Ministro della Giustizia Orlando, il Ministro Giannini, il Procuratore Generale.

Il messaggio del Presidente Mattarella
Numerosi i percorsi tematici cui gli studenti hanno partecipato con attenzione e curiosità.
Dal tema della "Legalità nella vita quotidiana" con la partecipazione di Gherardo Colombo, Don Luigi Ciotti e Carlo Verdone, al tema della corruzione con gli interventi di Marco Travaglio, Massimo Giletti e Ricky Tognazzi. Di sesso si è parlato a lungo e in numerosi percorsi, con Ambra Angiolini e Antonello Dose. Di legalità si è parlato anche con Alberto Angela, Fabrizio Frizzi, Pino Insegno, il giudice e scrittore Giancarlo De Cataldo, Serena Dandini, la scrittricee studentessa musulmana Chaimaa Fatihi.

Abbiamo riconosciuto insegnanti che avevano già partecipato l'anno passato alla Notte Bianca della Legalità e che hanno deciso di tornare e di portare altri studenti. Questo è stato uno dei più incoraggianti riconoscimenti che potessimo auspicare.

Ciascuno di noi è una goccia nel mare della legalità
Ma come sempre, tutte le cose grandi nascono da quelle piccole. Una sera di due anni fa, intorno a un tavolo sedevano alcuni magistrati, tra i quali il dott. Giacomo Ebner, e qualche avvocato. Quella sera è stato il principio: iniziava a prendere forma il progetto dell'evento, curato e voluto dall'Associazione Nazionale Magistrati, Sezione Lazio. Eravamo tutti inesperti, avevamo forse idee ancora confuse, ma eravamo tutti desiderosi che fra noi si stringesse un'alleanza capace di generare un'occasione importante per gli studenti: discutere di legalità all'interno del tribunale penale di Roma.
Una intera giornata doveva essere dedicata a questa missione, il 7 maggio.
Pareva un obiettivo impossibile.
Ma ciascuno ha offerto il proprio contributo, ricco di gioia e di speranza per un futuro migliore in questo Paese. E così, per il secondo anno consecutivo, proprio grazie a tutti e a ciascuno, sulle mani alzate degli studenti all'interno della Città Giudiziaria sono state mostrate tante gocce, che hanno formato il mare della Legalità.
Il concerto finale




giovedì 5 maggio 2016

NOTTE BIANCA DELLA LEGALITA': meno due

NOTTE BIANCA DELLA LEGALITA'
ROMA 7 maggio 2016
Città Giudiziaria – Piazzale Clodio
dalle 15.00 alle 23.00


Tutto è (quasi) pronto, i preparativi fervono e gli organizzatori non hanno requie

Venerdì c'è stata la conferenza stampa di presentazione



dott. Giacomo Ebner, dott. Mario Dovinola, Pino Insegno
conferenza stampa 29 aprile 2016



dott. Costantino De Robbio e Pino Insegno
conferenza stampa 29 aprile 2016


Dopodomani si terranno ben 47 dibattiti 
percorsi, argomenti e titoli






martedì 19 aprile 2016

NOTTE BIANCA DELLA LEGALITA'


NOTTE BIANCA DELLA LEGALITA'
ROMA 7 MAGGIO 2016
Città Giudiziaria – Piazzale Clodio
dalle 15.00 alle 23.00


Parliamo con Iacopo Benevieri, avvocato del Foro di Roma, fra gli organizzatori dell'iniziativa Notte Bianca della Legalità.

Di che si tratta?
E' un evento che si terrà a Roma per il secondo anno consecutivo, specialmente rivolto e dedicato agli studenti delle scuole medie superiori del Lazio: licei, istituti professionali e tecnici.

Da chi è organizzato?
L'evento è promosso dall'Associazione Nazionale Magistrati, ma l'organizzazione si fonda su una stretta collaborazione fra avvocati e magistrati, che fungono anche da tutor dell'iniziativa.

Chi parteciperà a questa manifestazione?
I numeri sono in aumento rispetto a quelli della scorsa edizione: parteciperanno 1350 studenti contro i circa 600 dell'anno scorso, 108 professori, 108 magistrati, 108 avvocati, 50 dipendenti amministrativi del Tribunale, 100 relatori, 100 ospiti e 50 autorità, oltre a personale dello staff e addetti ai servizi logistici, per un totale di 2221 persone coinvolte.
Tutti gli organizzatori e i tutor indosseranno le magliette che recheranno la scritta "Portatore sano di Legalità", a significare che di fronte alla sfida educativa non ci sono ruoli e funzioni, ma unione e condivisione di intenti.

Notte Bianca della Legalità 2015
 La piazzetta affollata di studenti
La legalità può essere un argomento difficile da trattare, come avete pensato di affrontarlo?
Sì, ci rendiamo conto che il tema della legalità possa essere ad alto rischio di retorica. Noi organizzatori siamo tutti operatori a vario titolo dell'universo giudiziario e confidiamo che le nostre testimonianze possano riuscire a comunicare ai ragazzi e alle ragazze che parteciperanno all'iniziativa le esperienze quotidiane di questo mondo. Ci saranno però anche numerosi ospiti che svilupperanno l'argomento declinandolo nei profili più vicini all'esperienza concreta degli adolescenti. Anche quest'anno infatti abbiamo predisposto la nostra "esca educativa", costituita da personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, cui è affidato il compito di offrire ai giovani partecipanti la loro visione sul tema della legalità.

Notte Bianca della Legalità 2015
L'attore Emilio Solfrizzi incontra gli studenti
Può farci qualche nome?
Certo, molti hanno già aderito con entusiasmo alla nostra proposta: Emilio Solfrizzi, Claudio Amendola, Pino Insegno, Milena Gabanelli, Ambra Angiolini, Roul Bova, Carlo Verdone, Max Pezzali, Elio Germano, Luigi Pelazza, Fabrizio Frizzi e tanti altri.   

Quali saranno i temi di quest'anno?
Saranno molteplici, a titolo meramente esemplificativo posso indicare: droga, criminalità organizzata, corruzione, sport, bullismo, web, ambiente, violenze sessuali, violenze di genere, immigrazione, terrorismo, arte, diritto d'autore, maltrattamento degli animali, gioco d'azzardo.


Notte Bianca della Legalità 2015
L'attore Alessandro Gassman incontra gli studenti
E' prevista una sorta di preparazione all'evento?
Sì, alcuni tutor incontreranno i ragazzi nelle loro classi per prepararli sui temi che saranno affrontati il 7 maggio.

Quale sarà il programma della giornata?
Il giorno dell'evento tutti gli studenti saranno divisi in gruppi, ciascuno dei quali verrà accompagnato dai rispettivi tutor e insegnanti all'interno delle aule di udienza della Città Giudiziaria di Piazzale Clodio, ove parteciperanno ad alcuni dibattiti su temi individuati in precedenza, nel corso dei quali interverranno gli ospiti invitati.
Abbiamo curato in modo particolare il contenuto scientifico di ciascun dibattito, anche se il taglio prescelto sarà naturalmente quello divulgativo, adatto agli studenti delle scuole superiori.
Alcuni gruppi parteciperanno alle c.d. "attività in movimento", potranno cioè scoprire le aree più "segrete" del Tribunale, come la sala intercettazioni e le celle, o avere un'esperienza all'interno di una volante della Polizia, incontrare alcuni detenuti, assistere alla ricostruzione della scena del crimine con  i R.I.S. (Reparto Investigazioni Scientifiche) dell'Arma dei Carabinieri, seguire la rappresentazione teatrale "viaggio del fascicolo", nel corso della quale verrà descritto il "viaggio" di un fatto di reato dall'atto della denuncia fino alla sentenza.

Notte Bianca della Legalità 2015
Il concerto finale
Come si concluderà la giornata?
Dopo le 20.00 si terrà nella piazzetta centrale della Città Giudiziaria un concerto con la partecipazione di più artisti. Sarà un'occasione in cui professori, educatori, magistrati, avvocati, personale amministrativo potranno condividere con gli studenti momenti di svago e riflessione sul significato della lunga giornata trascorsa insieme.
Il Palazzo di Giustizia, fulcro per molti di tanti aspetti della vita di tutti i giorni, diviene così un vero e proprio luogo di incontro, di condivisione di esperienze e di crescita individuale e collettiva anche per gli studenti.




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