martedì 28 maggio 2013

GENITORI E FIGLI: oltre il diritto di visita


Creare, costruire, consolidare un buon rapporto coi figli non è facile. Se poi i genitori sono distanti per ragioni di lavoro o perché è intervenuta una separazione, un divorzio o, semplicemente, una diversa scelta di vita, l'impresa può diventare ancor più ardua.
La nona sezione del Tribunale di Milano ha recentemente emesso un'ordinanza con la quale ha prescritto che gli incontri della madre con le figlie - in quel caso divenuti difficili per l'elevata conflittualità fra i coniugi che aveva caratterizzato la separazione giudiziale e per la materiale distanza del genitore rientrato nel proprio paese di origine - avvengano via Skype, ogni settimana, secondo un calendario da stabilirsi tenuto conto degli impegni e delle necessità delle figlie ma che preveda almeno un collegamento nella giornata di sabato o domenica.
La decisione del Tribunale ambrosiano risolve così una situazione in cui si doveva garantire il concreto esercizio del diritto di visita al genitore non affidatario (e per di più abitante in un altro paese), anche in ottemperanza alle indicazioni della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, intervenuta con la sentenza del  29 gennaio 2013 per sanzionare l'Italia in punto di tutela della c.d. bigenitorialità.
A ben vedere, tuttavia, la soluzione adottata con l'ordinanza milanese offre spunti di riflessione anche per quando non v'è necessità di assicurare l'effettivo esercizio di un diritto: è la questione dell'uso dei media digitali, fin da "quando si osservano le piccole mani di un bambino, che ancora non va neanche a scuola, agire con disinvoltura sullo schermo di un tablet, colorare, muovere figure, animali e piante come fosse naturale". Meglio affrontare la novità e attrezzarsi per conviverci nel modo più proficuo, come suggerisce una recente giornata dedicata a bambini e genitori sul tema della "generazione touchscreen".
Anche perché, come racconta Paolo di Stefano sul Corriere della Sera, col passar del tempo sono i genitori a chiedere consiglio ai figli quando si tratta di scegliere e utilizzare pc e telefonini.
E forse dovremmo riconoscere che proprio pc e telefonini possono creare inedite complicità transgenerazionali, talvolta capaci di rinsaldare rapporti sfaldati o compromessi dalla quotidiana distanza delle rispettive realtà o di aprire nuovi canali di comunicazione.


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