domenica 2 giugno 2013

NATA IN CARCERE

La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha rigettato il ricorso dell'Italia avverso la sentenza dell'8 gennaio 2013, confermando la condanna per trattamento inumano e degradante inflitto nelle carceri nazionali.  E' una notizia di qualche giorno fa: ora c'è solo un anno di tempo per risolvere il problema del sovraffollamento e risarcire i detenuti che ne sono stati vittime.
L'esecuzione della pena e la situazione delle nostre carceri sono temi cui PalaGius ha voluto dedicare uno spazio particolare.  In questo post segnaliamo il nuovo romanzo di Rosella Pastorino, IL CORPO DOCILE, edito da Einaudi, che narra la storia di Milena, nata nella cella di una prigione dove ha vissuto per i primi tre anni di vita, che non sa perdonare la madre per la colpa che le ha trasmesso facendola nascere senza darle la luce.
Un tema, quello delle madri detenute, che abbiamo affrontato con Giovanna Di Rosa, magistrato di sorveglianza presso il tribunale di sorveglianza di Milano, attualmente componente del CSM, che ha illustrato l'esperimento milanese dell'ICAM, l'Istituto Custodia Attenuata Madri. Un esperimento che dobbiamo auspicare possa essere replicato su tutto il territorio nazionale, almeno fino a quando nel nostro ordinamento non si riuscirà a evitare la triste realtà di questi bambini innocenti ma colpevoli per esser nati in una cella.
Clicca qui per leggere la recensione del nuovo romanzo di Rosella Pastorino pubblicata da Ida Bozzi su La Lettura di domenica 2 giugno 2013.

Nessun commento:

Posta un commento