lunedì 11 febbraio 2013

Il CSM e la visita del Presidente Napolitano al carcere di San Vittore

Dalla dottoressa Giovanna Di Rosa, componente del Consiglio Superiore della Magistratura, riceviamo e pubblichiamo il discorso rivolto al Plenum a seguito della visita del Presidente Napolitano al carcere di San Vittore.


Ieri 6 febbraio ha avuto luogo la visita del Presidente della Repubblica al Carcere di San Vittore.
La struttura risale al 1879 ha una capienza regolamentare, con i 6 raggi tutti aperti, di 600 detenuti ed effettiva, con due raggi chiusi, di 1700 detenuti.
Il Presidente ha visitato il 6° Reparto mentre i detenuti erano silenziosi e attenti, in un clima di commozione generale.
Il Reparto visitato contiene celle piccolissime (mq 4.23x2.28) con tre piani di letti a castello, fino al soffitto, con 6 detenuti per cella. I letti impediscono che si aprano le finestre. Oltre ai letti non vi è spazio per muoversi, eppure i detenuti stanno chiusi in cella quasi tutto il giorno.
Il Presidente ha ricordato il suo impegno in tutti i momenti istituzionali del suo mandato sulla tematica del sovraffollamento carcerario e ha voluto ricordare nel suo discorso che questa iniziativa è stata da me assunta, perché visitasse proprio San Vittore quale realtà esemplificativa di tutti i drammi del carcere (donne madri con bambini, persone ammalate, ricoverate presso il Centro Clinico, tossicodipendenti, e malati psichiatrici).
Ringrazio il Procuratore Generale Ciani, che mi ha sostenuto in questa richiesta al Presidente della  Repubblica e il Presidente Vietti per averla successivamente condivisa.
Ogni momento della visita è stata l'occasione per ribadire la tragicità della situazione che circondava i presenti.
Ho utilizzato personalmente ogni occasione del mio mandato consiliare e ritengo che il Consiglio possa approfittare di tutte le occasioni possibili perché questo drammatico tema, che grava sulla responsabilità e sulle spalle di tutti i magistrati, sia costantemente attenzionato e condiviso in tutte le pratiche di nostra competenza, non solo con parole, ma con fatti e decisioni.
Questa importantissima occasione ci può preparare per il Plenum straordinario sul carcere con la Presenza del Presidente della Repubblica di cui confido e chiedo venga fissata al più presto la convocazione.

Giovanna Di Rosa




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