giovedì 2 agosto 2012

NUMERI

Il Ministro Severino ha dichiarato che l'operazione di revisione della geografia giudiziaria consentirà il risparmio di circa 51 milioni di euro in tre anni. Ha anche richiamato i criteri adottati per scegliere gli uffici giudiziari da eliminare: popolazione, estensione del territorio, numero di magistrati per ufficio e di personale amministrativo, carichi di lavoro annui e produttività degli uffici, costi, stato delle infrastrutture, tasso di impatto della criminalità organizzata.

Soltanto criteri "oggettivi e trasparenti" - come sono stati definiti dal Ministro nel corso dell'intervista rilasciata il 7 luglio 2012 a Massimo Martinelli del quotidiano romano IL MESSAGGERO - informerebbero dunque la spending review che prevede la chiusura di 37 tribunali, 38 procure, di tutte le sedi distaccate e la riduzione di 674 (ne rimarrebbero solo 172) uffici del giudice di pace.

Sono questi i tagli implicati dalla riforma che sarà varata entro il prossimo settembre: numeri che non illuminano la via che dovrà essere seguita per attuare la previsione del decreto, numeri che non disvelano quelli che occorreranno per rendere concreta un'operazione che allo stato appare irrealizzabile, quanto meno nel breve periodo, e che è ben lungi dal produrre anche solo in minima parte i risparmi annunciati dal Ministero.

Alcuni esempi: il Tribunale di Bassano del Grappa è nella lista di quelli che dovranno essere soppressi, così come le sedi distaccate di Desio e Abbiategrasso.

Il nuovo Palazzo di Giustizia di Bassano del Grappa sta per essere consegnato ma, unitamente al recente restauro della sede della Procura della Repubblica, è costato ben dodici milioni di euro, somma che andrebbe sprecata se il tribunale fosse chiuso: così informa un  avviso a pagamento apparso su un'intera pagina del Corriere della Sera il 24 luglio 2012. 

La sede distaccata di Desio del Tribunale di Monza occupa un immobile per il quale il Comune "non chiede neppure l'affitto", come ha spiegato a Giovanna Maria Fagnani e Marco Mologni del Corriere della Sera del 16 luglio 2012 (Cronaca di Milano) la Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Monza e Brianza, Francesca Sorbi: impensabile passare alla sede centrale di Monza la mole di lavoro assolta ogni anno a Desio senza affittare un altro immobile, questa volta sì, pagato a caro prezzo.

Il trasferimento al Tribunale di Pavia dei processi trattati nella sede distaccata di Abbiategrasso è oggi impossibile, perché l'edificio non è in grado di accogliere altri uffici; in attesa di trasloco, una volta in vigore la soppressione della sede distaccata, saranno dunque i Comuni interessati a dover farsi interamente carico della spesa di mantenimento della sede attuale, per ora in parte (quasi il 50%) rimborsata dallo Stato. 

Che dire? Che i tagli sono quanto meno da ripensare sui numeri che riguardano i Palazzi ai quali dovrebbero essere accorpati quelli in via di soppressione, cioè sull'altra metà dei numeri che deve integrare quelli sin qui utilizzati.

Emanuela Strina, avvocato in Milano 

Nessun commento:

Posta un commento